SE È VERO CHE CI SEI di Biagio Antonacci
L’Anima Gemella non è una cosa facile da trovare, e succede talvolta che si può cercare tutta una vita senza mai trovarla, o magari l’abbiamo incontrata e non l’abbiamo riconosciuta, troppo presi da altre cose che ci hanno distolto o confuso, o forse perché non era il momento, non era quello che volevamo in quel preciso istante. E capita, quindi, che ce la lasciamo sfuggire, come un treno che passa per mai più ritornare.
Questo ci insegna allora di guardarci sempre intorno, di non perdere mai di vista quello che nella vita è e può essere importante, perché è possibile che quel treno non ripassi mai più, almeno non in questa vita. Bisogna saper cogliere le occasioni, le relazioni, anche se a prima vista non sono promettenti, dato che il valore vero resta spesso nascosto all’apparenza.
Bellissima canzone di Biagio Antonacci, Se è vero che ci sei è quasi un’invocazione, un richiamo di un uomo che è solo, che si sente troppo solo e vorrebbe avere compagnia: la compagnia e il calore di una lei, dato che viaggiare, girare il mondo, esplorarlo e scoprirne le più meravigliose bellezze, sono cose che non significano nulla se non si ha qualcuno con cui condividerle, con cui ammirarle e farle diventare dei magnifici ricordi. Se ci sei batti un colpo, le dice tristemente, con la speranza nel cuore, spera di incontrarla, di vederla al più presto dinanzi a lui, che lei esca dai suoi sogni per materializzarsi di fronte a lui.
Se è vero che ci sei fa parte del quinto album di Biagio Antonacci (Il mucchio), pubblicato nel 1996 e rappresenta un traguardo molto importante per il cantautore milanese, che in questo nuovo progetto musicale non ha soltanto scritto e cantato, ma anche arrangiato le basi musicali e prodotto il disco. Il risultato è stato decisamente positivo e soddisfacente perché ha ottenuto il Disco di Platino per oltre 350 mila copie vendute, e Se è vero che ci sei, il singolo di lancio dell’album, è diventata una delle sue hit più famose.
Di questa canzone sono state incise altre due versioni, una in Inglese e una in Francese. Peraltro, nel pezzo alla batteria troviamo il batterista dei Simple Minds, Mel Gaynor, mentre al pianoforte abbiamo ovviamente lo stesso Antonacci, che non poteva evitare di replicare il suo grande amore per questo strumento, estensione della sua arte, estensione della sua anima.
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