I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA di Renato Zero
Brano storico che segna la chiusura di quasi tutti i concerti di Renato Zero, I migliori anni della nostra vita fu originariamente scritta per Giorgia, ma per qualche strana ragiona ella rifiutò, forse perché non la sentiva sua, e in fondo non sbagliò, perché in effetti si cuciva meglio alle corde vocali del grande Renato, il re dei sorcini.
Questo epiteto è venuto quasi per caso, negli anni ’80, durante una visita a Viareggio di Renato che, vedendo tanta gente ammassata intorno a lui, la paragonò a tanti sorci (“topi” in romanesco), e per questo cominciò a chiamare i suoi fan sorcini, diventando lui il re dei sorcini.
Il titolo della canzone, che fu pubblicata nel 1995, è ispirato al celebre ed omonimo film statunitense di William Wyler, uscito nel 1946 e che parlava del dopoguerra. Al contrario, la canzone ispirò il titolo di una trasmissione televisiva di RAI 1, “I migliori anni”, in cui il cantante fu anche ospite, e dove si parlava dei personaggi famosi e degli eventi che hanno fatto la storia italiana, ai tempi della televisione, quindi dagli anni ’60 in poi. La trasmissione è nata nel 2008 ed è tuttora in programmazione.
I migliori anni della nostra vita è diventata quindi una sorta di colonna sonora della storia artistica e culturale italiana, grazie anche al successo del programma che risulta essere uno dei più costosi nella storia RAI. Mina e Mango ne hanno fatta una cover, ed è stata incisa anche una versione in Spagnolo con la voce di Marta Sánchez.
Il testo, sintetico ma poetico, richiama un po’ l’idea del film di Wyler, uno scenario tipico del dopoguerra e forse anche alquanto apocalittico, pertanto ha anche una valenza storica. Poesia e storia insieme, è un invito a ricordare e vivere ogni istante della vita, ma anche ad amarsi e stringersi, dato che nessuna notte è infinita.
Fonte Video inserito (di proprietà del canale corrispondente): YouTube
Link utili: