Aglio crudo a digiuno, ecco il trucco per chi non riesce e per l’alito cattivo
L’aglio crudo non dovrebbe mancare nella nostra alimentazione, soprattutto per chi soffre di ipertensione e reumatismi, colesterolo alto e problemi di cuore. Ma l’aglio è eccellente per qualsiasi cosa, lo dimostra il fatto che anche gli antichi Greci lo usavano, per le sue caratteristiche medicinali: ha potenti proprietà antibatteriche e dunque è un antibiotico naturale, ha proprietà antisettiche e antidolorifiche, come per il mal di testa e mal di denti, aumenta le prestazioni e riduce la stanchezza, infatti gli atleti olimpici in Grecia lo mangiavano prima di cimentarsi nelle gare, dato che in questo modo aumentavano il loro rendimento sportivo.
Inoltre, l’aglio previene le malattie degenerative come l’Alzheimer, il cancro allo stomaco, attacchi di cuore e ictus, malattie virali e disintossica dai metalli pesanti, quindi contrasta gli effetti dell’inquinamento e le conseguenze di un lavoro svolto nelle fabbriche che producono materiali che rilasciano piombo o altri metalli nocivi durante la produzione.
Tra gli altri molteplici benefici, possiamo annoverare quello dato alle articolazioni, alla circolazione e alle ossa, il suo potere decongestionante ai polmoni, l’aglio regolarizza il fegato e gli zuccheri nel sangue, riduce ansia e nervosismo, elimina i parassiti intestinali e protegge reni e apparato urinario, ed è addirittura ottimo come rimedio per l’herpes, la stitichezza e le vene varicose. Insomma è una sorta di panacea universale, ed ancora se ne stanno scoprendo le qualità, che pare siano infinite.
Per rientrare nei pieni effetti benefici si dovrebbero mangiare dai 2 ai 4 spicchi di aglio crudo al giorno (non di più perché può avere controindicazioni), specialmente a digiuno, in quanto se viene cotto perde gran parte delle sue proprietà, soprattutto un composto in particolare che si chiama allicina. Tuttavia, si è recentemente scoperto che, se l’aglio viene tagliato (o tritato) e fatto riposare per circa 45 minuti prima di essere cotto, l’allicina si attiva non disperdendosi durante la cottura. Oltre all’allicina l’aglio contiene vitamine, fibre, selenio e molte proteine.
Mangiare l’aglio crudo non è una cosa da nulla, c’è chi lo mastica ed ha veramente un gran coraggio, però si può assumere senza rendersene conto, ovvero ingerendolo con dell’acqua, come se fosse una compressa medicinale. Per questo, bisogna spellarlo e tagliarlo a pezzettini (senza spigoli perché potrebbero incastrarsi lungo l’esofago) e, dopo averlo fatto riposare per una decina di minuti, ingoiarne un pezzo alla volta insieme ad un bicchiere d’acqua. Con calma, perché ci potrebbe essere un ritorno, quindi prendetevi una decina di minuti abbondante per ingerirlo tutto.
Molti, però, rifiutano l’idea a priori, non tanto per il sapore sgradevole quanto piuttosto perché l’aglio a digiuno lascia l’alito maleodorante, e questo può avere un impatto sociale negativo non indifferente, anche sull’autostima, tuttavia esiste qualche trucchetto per evitarlo: masticare subito dopo foglie di prezzemolo, mangiare semi di finocchio oppure strofinare i denti con foglie di salvia.
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