LÀ SUI MONTI CON ANNETTE di Cristina D’Avena ★ La Sigla Originale
★ Sigla Cartone Animato ★
Sicuramente ispirata ad Heidi, questa bimba di nome Annette viveva sulle Alpi Svizzere, in un paesino che esiste realmente, ma a differenza di Heidi, era molto permalosa e rancorosa, non conosceva perdono e numerose puntate sono trascorse così, vissute di certo poco serenamente. La serie televisiva s’intitolava “Sui monti con Annette”, mentre la sigla, che era cantata da Cristina D’Avena, variava in Là sui monti con Annette.
La storia inizia con Annette che ha 7 anni, dove mostra tutto il suo carattere spigoloso e spesso indomabile, per poi arrivare verso i 12 anni in cui si è estremamente addolcita, tuttavia le resta il lato deciso e determinato della sua personalità, quindi si può dire che ha mantenuto gli aspetti positivi e limato quelli negativi. Dopo varie vicissitudini, che l’avranno indotta a tagliare i ponti con un suo carissimo amico, Lucien, ritroverà il buono in lui e nella loro amicizia, imparando l’arte del perdono e, soprattutto, il valore dell’amicizia.
La serie fu prodotta in Giappone dalla Nippon Animation nel 1983, tuttavia in Italia arrivò nel 1985, trasmessa per la prima volta su Italia 1. Era composta da 48 episodi, e benché ricordasse la serie di Heidi e ne riprendesse diversi aspetti, era prevalentemente basata su un romanzo per ragazzi, “Tesori tra la neve” di Patricia M. St. John.
Il romanzo era un racconto di fantasia, ma era anche a scopo didattico, infatti forniva numerosi insegnamenti, ed è per questo che la protagonista non era tanto “perfetta”. Il suo ruolo realistico, che si avvicina alla natura di molti dei bambini di quell’età, era stato strutturato proprio per mostrare un percorso educativo che l’avrebbe condotta ad imparare molte cose, e ad insegnarle anche agli spettatori che la seguivano, tra bambini e adulti.
L’ambientazione pertanto diventava a tratti drammatica, forse a volte un po’ pesante per i bambini, tuttavia Annette era un personaggio assai amato, la ricordano ancora coloro che la vedevano da piccoli, ed anzi hanno tuttora in mente la sigla che canticchiano con allegria, in memoria dei bei tempi dell’infanzia. In effetti, il testo della sigla non lasciava intravedere un filo della drammaticità del cartone animato, al contrario, era una canzone molto gioiosa e spensierata.
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