
L’ORA DELL’AMORE dei Camaleonti

Il primo grande successo dei Camaleonti, che con questo brano salirono in classifica e ci restarono per oltre due mesi, naturalmente al primo posto. La canzone uscì nel 1967 ma fu nel 1968 ad avere piena popolarità, diventando un vero inno dei giovani dell’epoca, un modo di dire che entrò nella cultura popolare.
L’ora dell’amore è in realtà una cover, o più propriamente la versione italiana di Homburg dei Procol Harum, un gruppo progressive inglese che aveva dato una nuova veste alla musica rock degli anni ’60. Ma, bizzarramente il riscontro fu differente, in quanto l’originale non arrivò nemmeno alla settima posizione, nel suo paese di appartenenza.
I Camaleonti invece spopolarono, forse anche per merito del testo che fu scritto da Daniele Pace, un compositore italiano che non aveva proprio effettuato la traduzione del testo originale, bensì aveva effettuato una ristesura libera. E del tutto poeticamente.
Stessa musica quindi, e parole differenti, pertanto il successo va più che altro al contenuto della canzone, ovviamente coronata dalla melodia, a tal punto che L’ora dell’amore vendette più di un milione e mezzo di dischi, il 45 giri che nel lato B proponeva la canzone Noi e gli altri, un brano che invece non ebbe tanto riscontro tra il pubblico. Questo brano consacrò i Camaleonti al grande pubblico, e infatti fu da lì che la loro popolarità iniziò a crescere, raggiungendo l’apice nei primi anni ’70.
Il tema della canzone s’incentra sulla chiusura fisica ed emozionale di un uomo che non arriva a rassegnarsi dopo la fine del suo rapporto con la donna amata. Questa donna è scomparsa, lo ha lasciato solo e senza speranza, anche se di fondo non riesce ad arrendersi: un piccolo barlume di speranza è ancora presente, che lei possa tornare, così che lui possa rimediare agli sbagli commessi, adesso che si è reso conto di essere finalmente pronto, che è giunta l’ora dell’amore.


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