BILLIE JEAN di Michael Jackson

Canzone simbolo di Michael Jackson, Billie Jean ha una storia un po’ particolare, dato che fu ispirata ad una donna che non aveva tutte le rotelle piazzate al posto giusto. Una donna che, ad oggi, si può definire una stalker, benché il suo unico peccato fosse stato di dichiararsi la moglie del cantante, nel 1981: si faceva chiamare Billie Jean Jackson e girava con tanto di prole al seguito, che lei sosteneva fosse di Michael Jackson, o meglio, di uno dei fratelli Jackson, quando all’epoca Michael faceva parte dei Jackson Five, quindi non si sa bene quale fosse l’oggetto del suo desiderio.

Nel corso degli anni, questo nome è poi diventato uno pseudonimo, con il quale Michael indicava tutte quelle donne che pretendevano di attribuirgli la paternità dei loro figli, una vera infinità, se vogliamo considerare la notorietà del cantante, una specie di pentola d’oro da volersi accaparrare a tutti i costi. E invece, il Re del Pop, ha alfine sposato la figlia del Re del Rock (Elvis Presley), nel 1994, sembrando forse un gioco di ruoli e di parole ma, in conclusione, Lisa Marie Presley rappresentò per un po’ la sua salvezza, anche per le voci insistenti che lo accusavano di abuso sui minori.

Uscita nel 1983, Billie Jean è una delle canzoni più celebri di Michael Jackson, insieme al suo album Thriller da cui fu estratto il singolo e che fu l’album tra i più venduti della sua carriera. Anche i suoi passi sono diventati una moda, una cultura, soprattutto il celeberrimo “45° Degree Lean” che egli sperimentò nel videoclip di Smooth criminal, riproponendolo in seguito nei suoi concerti.

La performance su questo leggendario brano è andata cambiando nel tempo, tuttavia alcuni passi sono rimasti gli originali, quelli che Michael eseguiva nelle sue prime esibizioni in pubblico, quando presentò per la prima volta la sua mitica Billie Jean. In questo filmato lo vediamo pieno di rabbia ed energia, quando la sua anima soul non era ancora inquinata dal desiderio di uniformarsi all’uomo “bianco”, una delle prime occasioni in cui presentò pubblicamente il brano, già famoso ancor prima di lanciarlo.

Il testo è molto chiaro, non lascia adito a dubbi perché racconta proprio le vicende con questa Billie Jean, dove Michael infila qualche strofa riflessiva (è lui che ha scritto e composto la canzone), in cui riporta i consigli della madre, di non spezzare i cuori e di stare attento a chi s’innamora, poiché la bugia diventa realtà. Nel testo Michael Jackson lo dice chiaramente, quello non è suo figlio e lei non è mai stata la sua amante, anche se la legge è dalla sua parte. Fortunatamente, però, questa donna finì, ad un certo punto, in un ospedale psichiatrico per forti disturbi mentali, e Michael poté tirare un sospiro di sollievo, almeno per il momento.

Fonte Video inserito (di proprietà del canale corrispondente): YouTube

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