SALLY di Vasco Rossi

Un brano che, quando scritto, si allontanava un po’ dalle tematiche affrontate da Vasco Rossi nelle sue canzoni, ed anche il modo in cui egli lo compose fu alquanto bizzarro, dato che gli venne di scriverlo dopo una serata in cui i personaggi femminili con i quali stette a contatto non avevano nulla a che fare con la sua Sally. Insomma ne è uscito fuori un lato antitetico ed è probabile che prese solo ispirazione, come lo stesso Vasco diede ad intendere, perché a canzone finita ci si ritrovò dentro, specialmente in tutti quei sensi nascosti che le strofe contengono.

Sally fu inclusa nell’undicesimo album di Vasco Rossi, Nessun pericolo… per te, il quale fu pubblicato nel 1996, un album importante perché conteneva canzoni di estremo valore sentimentale, come Gli angeli che era dedicata al suo amico Maurizio Lolli, deceduto a causa di un cancro ai polmoni, ed anche Benvenuto, che fu scritta per il suo primo figlio, di nome Luca. Fisso in prima posizione nelle classifiche, l’album vinse il Disco di Platino per oltre 500 mila copie vendute.

Come anticipato, Sally è piena di significati nascosti sulla vita di Vasco, sebbene all’apparenza sembri molto lineare, la semplice storia di una donna che ha sofferto e combattuto, combatte ancora e si rialza in continuazione. In sostanza non molla mai.

Forse è una specie di kamikaze perché anziché aggirare gli ostacoli ci passa attraverso, a testa alta, e malgrado per questo sia stata punita ora, finalmente cammina per la strada leggera, visto che sente di aver fatto sempre la cosa giusta, nonostante gli errori e le scelte sbagliate. Ma senza gli errori non si impara e non si cresce, ma anzi si risorge ogni volta, con nuova stima e nuovo coraggio, sempre più consapevoli e sempre migliori.

Sally può essere considerato uno dei suoi pezzi migliori, benché in quasi quarant’anni di carriera Vasco abbia scritto una moltitudine di canzoni bellissime, possiamo dire una più bella dell’altra, ma Sally è, come dice anche Vasco, una di quelle canzoni che ti vengono una volta ogni vent’anni.

Fonte Video inserito (di proprietà del canale corrispondente): YouTube

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