TIME AFTER TIME di Cyndi Lauper
Brano scritto e interpretato da Cyndi Lauper, datato 1984, consacrò la fama di questa originalissima artista che, l’anno prima, aveva debuttato con Girls just want to have fun, la canzone che l’aveva portata al successo, sebbene non avesse avuto lo stesso riscontro che ebbe con Time after time, il quale può essere considerato un pezzo d’arte musicale.
Time after time è una delle canzoni mito degli anni ‘80, ancora oggi viene riproposta in cover (se ne contano quasi un centinaio), e la stessa Cyndi Lauper l’ha reinterpretata insieme a Sarah McLachlan nel 2005. In cover e colonne sonore, anche in brevi spezzi inseriti in altre canzoni, in telefilm e programmi televisivi, è un brano diventato intramontabile, oltre ad aver vinto innumerevoli premi e riconoscimenti, il Disco d’Oro negli Stati Uniti, di Platino in Canada e Disco d’Argento in Regno Unito, per milioni di copie vendute.
Nel videoclip, che fu seguitissimo su MTV quasi quanto la canzone, parteciparono la madre e il fidanzato, quindi non presentava una storia in qualche modo finta ma assai realistica, forse proprio la storia della stessa Cyndi, prima di cavalcare l’onda del successo. Si vede lei che vive in una roulotte con il suo ragazzo, momenti con la madre quando aveva un taglio di capelli “normale”, quando sognava come una bimba, e il momento in cui cambia completamente stile e look, quello che poi si vedeva nella sua vita reale, una scelta stilistica molto simile a quella di Madonna, piena di colori sgargianti, borchie ed accessori punk.
Il testo, seriamente poetico, è una raccolta di salienti memorie, non pienamente distinte e contestualizzate, ma comunque riferite alla sua storia d’amore, una storia che, come di norma, si dimostra eterna: il ci sarò sempre non manca, così come il ti aspetterò per sempre, tipici di un primo o vero amore.
Ma, se il titolo della canzone, così come il ritornello, letteralmente viene tradotto con attimo dopo attimo, va invece a significare continuamente, probabilmente una scelta letteraria per non riproporre il solito e banale forever (per sempre), un termine forse abusato, se non altro standardizzato, che magari non avrebbe dato personalità al pezzo. Del resto Cyndi non era una ragazza comune, e comuni non erano neanche le sue canzoni.
Fonte Video inserito (di proprietà del canale corrispondente): YouTube
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