YOU’RE THE FIRST, MY LAST, MY EVERYTHING di Barry White

Con You’re the first, the last, my everything, pubblicata nel 1974, Barry White ha vinto il Disco d’Oro, tuttavia non si tratta dell’originale, non quella che scrisse vent’anni prima, la quale rientrava in una versione country e rimase inedita. La canzone fu modificata per essere pubblicata in versione disco e fu cambiato in parte anche il testo, oltre al titolo che originariamente era You’re my first, you’re my last, my in-between.

Il brano svettò nelle classifiche per parecchie settimane, soprattutto nel Regno Unito, ed ovviamente negli Stati Uniti dove divenne un’icona, entrando a far parte della cultura popolare. Un pezzo cult che ha accompagnato diverse colonne sonore di film e telefilm, tra cui ricordiamo la fortunata serie di Ally McBeal.

Barry White è scomparso nel 2003, dopo ben quarant’anni di onorata carriera, periodo in cui ha venduto oltre 100 milioni di dischi e vinto innumerevoli premi come il Grammy Award, ricevuto non una ma addirittura due volte. Barry White era un musicista completo: oltre che un cantautore era anche un produttore discografico, ma la sua non è stata una vita facile, principalmente durante la sua giovinezza, quando rimase coinvolto in una banda di criminali e trascorse un periodo in prigione per furto, con il fratello di un anno più grande che nel 1983 fu ucciso per soli due dollari.

Questo lo segnò duramente, così si rifugiò nella musica e più precisamente in quella classica, ascoltando i dischi di sua madre che gli diedero lo stimolo di cominciare a suonare il pianoforte, e infatti lasciò la scuola che aveva solo quindici anni, convintissimo che la sua vita sarebbe stata appunto la musica. Nel suo esordio fece parte di una band di rhythm and blues (1963), così come avvenne negli anni successivi, ci volle un po’ prima di intraprendere la carriera da solista, in quanto iniziò prevalentemente con la sua attività di produttore discografico.

Lo stile di questo brano, pur essendo partito come appartenente alla disco music, è di fondo abbastanza melodico e straordinariamente romantico. Già il titolo è poesia, un po’ lungo ma decisamente idilliaco, poiché esprime in concetto dell’unicità in amore: tu sei la prima, l’ultima, il mio tutto. Probabilmente indica la scoperta del primo amore, non in senso temporale ma qualitativo, dove tutto è nuovo e meraviglioso, e lo diventa ancor di più considerando proprio, che non si tratta del primo amore.

Fonte Video inserito (di proprietà del canale corrispondente): YouTube

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