QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE di Claudio Baglioni
Triste e nostalgica, questa canzone è ispirata ad una storia vera, ossia quella tra il cantautore e la sua prima moglie, Paola Massari, la cui maglietta fina era di colore nero. Nonostante sia uscita nel 1972, e dunque abbia più di quarant’anni, non c’è nessuno che non la conosca, dato che è diventata un classico della Musica Italiana. Canzone simbolo di Claudio Baglioni, nonché una delle sue più celebri, Questo piccolo grande amore è stata una delle canzoni italiane più vendute nella storia della discografia, considerando anche che ha dato la sua voce a film, spot pubblicitari e trasmissioni televisive. Inoltre, è entrata nella cultura popolare per definizione, quando ci si riferisce alla persona amata.
Nel 2009 il brano è stato riedito in una nuova versione, con l’accompagnamento di Ennio Morricone al piano, per diventare colonna sonora di un film ambientato negli anni ’70, dove si narra l’amore di due liceali separati dal servizio militare del ragazzo. Il soggetto è di Claudio Baglioni, infatti la trama riprende per intero le tematiche della canzone e dell’album dal quale fu estratta, un concept album che racconta una storia d’amore attraverso i brani in esso contenuti.
Per l’occasione, il cantautore romano ha pubblicato un nuovo album, Q.P.G.A, in cui ha ripresentato tutte le canzoni di Questo piccolo grande amore, con nuovi arrangiamenti e l’aggiunta di brani inediti. In ogni canzone c’è un duetto o la partecipazione musicale di altri grandi artisti, come Riccardo Cocciante, Alex Britti, Gigi D’Alessio, Antonello Venditti, Andrea Bocelli e moltissimi altri. Insomma un capolavoro della Musica Italiana, tanto da meritarsi in pieno il Disco di Platino ricevuto.
All’epoca, alcune strofe della canzone furono censurate, in quanto si faceva chiaro riferimento alle prime esperienze di una giovane coppia di innamorati. La versione originale non fu ammessa nella sua interezza, così Claudio Baglioni fu costretto ad apportare alcune modifiche, forse per l’epoca “bacchettona” in cui si trovava l’Italia. Ma c’è da dire che non erano frasi talmente osé, tutt’altro, descrivevano sensazioni comuni in merito alla scoperta della passione, alle prime esperienze, quando due ragazzi sul filo dell’adolescenza cominciano a sperimentare l’amore.
Numerose sono le reinterpretazioni, nel corso dei decenni, tra cui ricordiamo le cover di Mina e Nino D’Angelo, tuttavia il brano è entrato nell’animo delle persone con la voce di Baglioni, pertanto il successo non si è “ripartito”. Ci sono dei capolavori che è meglio non imitare, sono unici, e malgrado merito e valore la copia diventerà inevitabilmente una “brutta copia”.
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