
IL BALLO DEL QUA QUA di Romina Power

Questa canzoncina molto carina e divertente era cantata in Inglese da Terry Rendall, e s’intitolava Dance little bird. In seguito, venne ripresa in Italia da Romina Power che la tradusse insieme a Lorenzo Raggi e lo stesso Terry Rendall, arrangiando il testo e trasformandola nel “Ballo del qua qua”.
Sul retro del disco, che allora era a 45 giri, c’erano infatti delle simpatiche vignette che mostravano questo originale balletto, che poi alla fine si limitava a qualche movimento basato sulla mimica che imitava quella dei paperi, così come venivano chiamate le anatre nella canzone. Famosissimo è il passo del ballo a braccetto, accompagnato dal ritornello che incitava a prendere sottobraccio la felicità.
Tuttavia, il brano non era di esclusiva creazione di Terry Rendall, perché era comunque ispirato ad un pezzo della tradizione svizzera, composto negli anni ‘50 dal musicista svizzero Werner Thomas, il quale lo intitolò Der ententanz, ovvero Il ballo dell’anatra. Il compositore, però, realizzò soltanto la musica, dato che in ogni nazione dove fu ripresa fu prodotto un testo, più o meno uguale all’altro.
Ma, se di base la canzone fu ideata per i bambini, come un inno alla felicità (vedasi il ritornello prendi sottobraccio la felicità), in Italia si dice che ebbe una certa vena satirica, soprattutto nella strofa questo è il ballo del qua qua e di un papero che sa fare solo qua qua qua, più qua qua qua, che in pratica si rivolgeva alla situazione politica italiana negli anni ’80 o, più nello specifico, ai politici italiani. Il testo infatti non fu beneamato da tutti, anzi vi furono reazioni pesanti da quell’ambiente, ma a difendere Romina ci fu Al Bano, che la sostenne pienamente.
Il disco fu inciso nel 1981 e fu una vera rivelazione, in quanto non entrò solo nelle classifiche detronizzando persino pezzi più “impegnati”, ma piaceva a tutti, grandi e piccoli, e diventava spesso un modo per ballare e divertirsi in famiglia, in compagnia, addirittura anche nelle discoteche e sale danzanti, le feste e le manifestazioni popolari. Tuttora la si sente canticchiare, dato che porta sempre con sé una buona dose di allegria e buonumore.


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