PER ELISA di Alice
★ Musica Anni ’80 ★
Scritta a quattro mani, da Franco Battiato e Alice, con questa canzone Alice vinse il Festival di Sanremo nel 1981, battendo perfino la popolarissima Maledetta primavera di Loretta Goggi. Il linguaggio criptico e simbolico di Franco Battiato, insieme alla sua originalità che lo condusse a comporre un brano “scimmiottante” la celebre composizione classica di Beethoven, hanno permesso che scivolasse la notizia che quella Elisa non fosse in realtà una donna, quanto piuttosto una sostanza stupefacente, più esattamente l’eroina.
Secondo alcuni, infatti, la canzone rappresenterebbe una lunga disquisizione e riflessione sulla tossicodipendenza, ma se Alice e lo stesso Battiato confutarono la teoria, asserendo che la canzone parlasse dell’odio per un’altra donna, alla fine non sono stati poi tanto dispiaciuti, in quanto poteva rappresentare una lotta indiretta all’abuso di sostanze. Ma Per Elisa è molto più semplice di quanto possa apparire.
Elisa è una donna che ha plagiato e rubato l’uomo altrui, un soggetto peraltro insignificante, oltre che scorretto, poiché nelle rime emerge distintamente che non è nemmeno bella. L’interpretazione poi graffiante di Alice ne acuisce la bruttezza, non solo fisica, ne traspare un odio profondo e una gelosia incontenibile, così sentiti, a tal punto da sembrare quasi autobiografico.
Il brano svettò al primo posto nelle classifiche per diversi mesi, e fu successivamente interpretato dallo stesso Battiato. Alice ne interpretò un’altra versione, più moderna nel 2000, e si ricordano peraltro varie cover, ma ovviamente la performance singolare di Alice è stata difficile da eguagliare.
Alice e Franco Battiato hanno collaborato diverse volte negli anni, scrivendo e duettando insieme, avendo una sintonia artistica particolare, essendo la loro una musica d’autore particolare, infatti entrambi questi cantautori si rivolgono ad un pubblico di nicchia, non necessariamente commerciale, ma dall’arte sicuramente indiscussa. Anche Per Elisa, che fondamentalmente è una semplice narrazione sul tradimento e il conseguente rancore, non si riserva alcun opportuno buonismo per incantare il pubblico, è nuda e cruda, proprio come i sentimenti comuni della gente comune.
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