SENZA LUCE dei Dik Dik
★ Musica Anni ’60 ★
Le generazioni di adesso non immagineranno mai cosa provavano i loro nonni quando ballavano abbracciati su queste note, la dolcezza e il romanticismo che si dispiegava durante i mitici lenti degli anni ’60. Ormai è una moda trapassata, che non esiste più, largamente sostituita dalla comunicazione virtuale, molto più mentale che vibrazionale.
Senza luce era una cover cantata dai Dik Dik, pubblicata nel 1967 e rielaborata da Mogol, sul testo di A whiter shade of pale, sempre del 1967, inciso in Regno Unito dai Procol Harum, un gruppo britannico formatosi proprio in quell’anno. La musica era la stessa, mentre le parole furono originali, scritte appunto da Mogol.
A whiter shade of pale, dal suo versante, era ispirato al celebre brano When a man loves a woman di Percy Sledge, che era stato inciso l’anno precedente. La versione dei Dik Dik non è l’unica, in quanto fu reinterpretata in diverse lingue europee, e in Italia il brano fu anche ripreso da Giorgio Moroder nel 1978.
I Dik Dik incisero numerose cover dall’Inglese, ma con questo brano raggiunsero i primi posti delle classifiche. Anche con Sognando la California (1966), sempre una cover, ebbero un notevole successo, insomma una formula vincente che all’epoca diede loro una buona fetta di fama e di guadagno. Peraltro iniziarono la loro attività, spesso in collaborazione con Lucio Battisti, ai tempi in cui era tendenzialmente sconosciuto.
Senza luce ha un testo tipico degli anni ’60, ovvero poche strofe alcune delle quali ripetute in maniera ciclica, e si riferisce ad un uomo che si trattiene fino a tarda notte in un locale, all’orario di chiusura, bevendo forse per dimenticare. E così si ritrova in strada, quasi barcollando, a guardare le stelle, pensando a una donna che non c’è più, alla luce svanita, però forse non tutto è perduto, perché un nuovo volto si materializza davanti ai suoi occhi. Non è lei, non le somiglia neanche, però rappresenta uno spiraglio per poter ricominciare a camminare nella luce.
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