ZORRO, la prima sigla italiana originale (1966)
★ Sigla Telefilm ★
La sua maschera mitica e il suo segno inconfondibile, Zorro rimarrà nella Storia come il cavaliere mascherato più amato, il primo in assoluto, visto che nacque nel lontano 1919 dalla penna di Johnston McCulley, il quale pubblicò una serie di racconti stile pulp nella rivista Argosy (La maschera di Zorro). Questi racconti ispirarono numerose produzioni, dai film ai telefilm e le rappresentazioni teatrali, i cartoni animati e i moderni 3D, tutti di genere western.
Questa è la celebre canzone di Zorro (volpe in Spagnolo), un eroe che associavamo molto a Robin Hood, dato che a suo modo combatteva il potere tirannico e difendeva i più deboli. La sigla accompagnava il telefilm prodotto dalla Walt Disney, che andò in onda negli Stati Uniti dal 1957 al 1959, mentre in Italia approdò nel 1966, la prima stagione, e la seconda nel 1970, con il titolo La spada di Zorro.
Prima di questa serie, tuttavia, ne era già uscita una in bianco e nero, nel 1939, però non era televisiva, anche perché la televisione al tempo era più che altro un desiderio, infatti uscì al cinema, in un sequel di 12 telefilm che duravano circa 30 minuti ciascuno (serial cinematografico). Nel tempo sono stati poi riuniti dando vita ad un unico film che dura più di due ore, e sarebbe da considerarsi il primo film di Zorro, poiché la prima pellicola che fu prodotta, nel 1920, era un film muto (Il segno di Zorro).
Anche la prima serie televisiva, quella della Walt Disney, fu in bianco e nero, era composta da 78 episodi (39 a stagione) e, più tardi, intorno agli anni ’90, il telefilm è stato restaurato, colorato e ridoppiato, prendendo il titolo semplice di Zorro. Sempre in quegli anni, è stato prodotto un nuovo telefilm, sulla base della serie della Walt Disney, ovviamente con nuovi attori, in una versione migliorata dall’originale.
Il personaggio di Zorro è da sempre carico di fascino, come una leggenda è entrato nella cultura popolare e non ne è mai più uscito, essendo un eroe giusto e fuorilegge al tempo stesso, impersonando la tipica ribellione al sistema tirannico. Egli viveva a Los Angeles (California), nei primi dell’800 sotto il dominio spagnolo, era un nobile (don Diego de la Vega) che aveva conosciuto un pirata mascherato, e da costui aveva preso l’idea per dare vita al suo alter ego spadaccino, per poter combattere di nascosto e dunque senza essere preso di mira dalle Autorità. Nella storia riesce a raggiungere il suo scopo, liberando la California dall’oppressione dei governatori dell’epoca.
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