Il problema della ritenzione idrica, come sconfiggerla con alcuni accorgimenti
Soffrire di ritenzione idrica sembra quasi una maledizione, tutta al femminile, dato che neanche la dieta e l’attività fisica riescono a sconfiggerla, anche se in qualche modo si riattiva la circolazione che la contrasta, ma in fin dei conti si tratta di un effetto momentaneo. Certo è che un po’ la situazione migliora, mentre in mancanza di movimento può seriamente peggiorare, ma generalmente è una caratterista fisiologica che va combattuta dall’interno, attraverso l’assunzione, o la non assunzione di determinati cibi.
Primo colpevole è il sale, il nemico numero uno del ricambio idrico che l’organismo dovrebbe mettere in atto, ma con questo non s’intende l’assunzione diretta del sale, poiché il sale è già presente in gran quantità all’interno dei comuni cibi, quindi se andiamo ad usarlo ulteriormente per insaporirli, aggraviamo di netto la situazione. Il sale si trova un po’ ovunque, specialmente in quegli alimenti in cui se ne sottolinea la presenza, come ad esempio gli snack salati, oppure in quei cibi che vengono confezionati proprio grazie al sale che porta ad essiccazione, come i salumi o tutte le parti surrogate del maiale.
In genere, sulle etichette viene riportata l’aggiunta di sale, non le quantità ma ci si può regolare in base al sapore dei cibi stessi. Anche per produrre alcuni tipi di pasta si usa il sale, se ci avete fatto caso, il sale è persino presente nell’acqua, pertanto se si soffre di ritenzione idrica acuta è preferibile evitarlo durante la cottura, ed insaporire la pietanza con spezie ed erbe naturali che stimolano la diuresi. Eventualmente si può mettere un poco di sale alla fine, senza farlo bollire con l’acqua.
La diuresi è fondamentale, anche per affrontare una comune dieta, e per questo è necessario bere molta acqua, come minimo un paio di litri al giorno, tuttavia anche l’acqua può avere un alto contenuto di sodio, in base alla marca che scegliamo. Ci sono acque specifiche, in commercio, che sono povere di sodio e sali minerali, ed aumentano l’efficacia della diuresi facilitando il ricambio idrico dell’organismo. Per prendere un’acqua diuretica consultate l’etichetta, alla voce residuo fisso: più il valore è basso e più l’acqua è leggera.
Per corroborare la diuresi e combattere il gonfiore si possono anche bere delle tisane apposite, con erbe officinali che il vostro erborista saprà consigliarvi. Con la diuresi, tuttavia, bisogna fare estrema attenzione: dev’essere misurata se si soffre di pressione bassa, quindi prima di assumere diuretici, anche se sotto forma di rimedi naturali, sarà da consultare il proprio medico per rispettare un programma adatto alle vostre esigenze e/o problematiche.
Se non amate tanto bere l’acqua, per diversi motivi, potete anche preparare una buona quantità di queste tisane, farle raffreddare e conservarle in frigorifero, da bere durante la giornata. Sono però da consumare in tempi brevi, poiché non avendo conservanti si rovinano in fretta, e inoltre perdono tutte le loro proprietà benefiche.
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